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55 SUTRA

Chiamo un piccolo sutra a fare da introibo e legenda. Lo chiameremo piccolo sutra delle cose stabilite.
Il bhavacakra, la ruota dell’esistenza, stabilisce la triplice catena. Che identiche sono la nescienza e le storie. Che identiche sono le storie e la sete. Che identiche sono la sete e la perfezione. 
I racconti delle vite precedenti stabiliscono il triplice rigetto: annichilita è la profondità, insignificata la superficie, rigettata l’identità. 
I jataka futuri stabiliscono la sporgenza come misura del divenire, e i dhamma come volumi aggettanti, sempre incombenti in forma di lacrima o di duna. O di felino.
Infine: le iniziali ingiunzioni alla poetica e qualche prova di ipnosi regressiva sono fra le conseguenze meno trascurabili di questi amori e di queste amicizie.  

 

Scrivere di poesia è addentrarsi in territori oscuri, in abissi insondabili che spesso richiamano la solitudine. È fare apnea coscienti che il ritorno alla superficie delle cose percepite ci cambi lo sguardo, un attimo prima di ripercorrere una verticalità vertiginosa che la prosa non può restituirci mai con la stessa profondità del dire poesia.
Questo è il sentimento che accompagna la mia personale immersione nei versi di Santo Burgio, e ciò che queste righe hanno l’intento di far emergere si svolge aldilà di presunzioni critiche.[…] 
Allora scriverò che i versi di Burgio sono un cammino disseminato da improvvisi vuoti, buche dell’anima che tentano di colmarsi di significazione, di fari che rimandano luci a intermittenza. Un sentiero scosceso capace di accogliere territori diversi e diverse visioni. (dalla prefazione di Erica Donzella)

 

Autore: Santo Burgio

Editore: Le Fate

Collana: Accapo

Pagine: 80

Anno: 2024

ISBN-13: 979-12-80646-19-4

55 SUTRA

€15,00Prezzo
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